“In principio era il Verbo”
(Gv 1,1)
In
quest’anno della fede non poteva esserci “grotta”
migliore di una barca per ospitare il Cristo che si fa
uomo tra noi uomini e che ci invita a salpare con Lui
senza remore.
La Sacra
Famiglia fa breccia nel cuore di ognuno di noi fendendo
con la poppa della semplicità e genuinità il mare delle
nostre remore e resistenze. Dio con la sua rete pesca
nella nostra quotidianità quei due pesci, i nostri
talenti, che si preoccupa di prendere, benedire,
spezzare e dare. La rete vuota sta ad indicare l’attesa
della pescato, della nostra risposta al suo
interrogarci.
Sulla
barca poche provviste: grano e uva, simboli eucaristici
per riportare alla nostra mente che il vero essenziale
nella nostra vita è l’Eucaristia e Cristo solo deve
tornare ad essere il centro dei nostri giorni. Maria,
nostra madre e madre della Chiesa, eretta, mostra il
Figlio di Dio; invita ed accoglie chiunque a Lui si
volge. Giuseppe osserva con occhio di padre quella
creatura, anzi il Creatore fattosi uomo piccolo e
fragile e chino su di Lui lo adora. L’agnellino,
incuriosito e stupito, gurada l’Agnello cercando di
scovarne il mistero di tanta potenza in un così piccolo
bimbo.
Il
pastore, a cui per primo è stato dato il lieto annunzio
dall’angelo, guarda la stella che irrompe nel buio del
cielo e la segue perché solo attraverso la sua luce può
giungere a contemplare la Bellezza che indica già con un
dito. Non è la lontananza fisica a poter impedire tale
incontro.
All’albero maestro, che accompagna il Figlio di Dio
dalla nascita tra gli uomini alla rinascita al cielo
come legno della croce da cui ci viene dato il più
grande abbraccio, è issata la vela rossa, simbolo
dell’amore del Padre, che “ha tanto amato il mondo da
dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui
non vada perduto, ma abbia la vita eterna” (Gv 3,16), e
del vento dello Spirito che sospinge l’imbarcazione (la
Chiesa) nel mare della nostra ordinarietà perché
l’incontro con l’Atteso e Amato la renda
“straordinarietà”.
L’augurio per ciascuno di noi è di poter essere sempre
più la paglia di quel cesto che accoglie il Cristo fatto
uomo nelle nostre vite, e scia luminosa di quella stella
che come la Parola si fa lampada ai nostri passi e luce
sul nostro cammino.
Capo Scout
Gruppo Agesci “Torremaggiore 1”
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