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LA STORIA Il
complesso immobiliare sito tra le via Nicola Fiani e Ugo La Malfa, in
Torremaggiore, è stato donato alla parrocchia di San Nicola per volontà
di Giuseppina Lipartiti, deceduta a Natale del 1996; è volontà della
donante che il complesso immobiliare, nel quale è nata ed ha trascorso
tutta la sua esistenza, sia destinato ad attività caritative ed
assistenziali parrocchiali, con particolare riguardo all’assistenza
agli anziani,
in particolare sacerdoti; l’accettazione
della donazione è stata espressamente
subordinata al soddisfacimento di tale obbligo. Il
complesso immobiliare è di vecchissimo impianto, certamente
pluricentenario, ristrutturato radicalmente
negli anni ’30; si articola su quattro piani fuori terra verso
via La Malfa e su tre piani fuori terra su via Fiani; ha una consistenza
di oltre 800 coperti oltre a circa mq. 400 di giardino e due terrazzi
a livello per oltre mq. 100. Da almeno due secoli il complesso è di
proprietà della famiglia Lipartiti-Ricci; infatti era già di proprietà
di Matteo Ricci, sposato con Rosa Galassi, nonni della donante;
la figlia Maria (foto) sposò nel 1904 Tommaso Lipartiti (foto),
avvocato e notaio; cinque i figli: Vincenzo, Armida, Giuseppina,
Riccardo e Corradino; in occasione delle nozze la casa ebbe una radicale
sistemazione mentre fu ampliata e ristruttura negli anni ’30.
L’attenzione di Giuseppina Lipartiti nei confronti dei meno fortunati,
sempre presente, fu acuita dai lunghi anni in cui abitò da sola nella
casa dopo la morte della madre, nel 1962, e del fratello Vincenzo, nel
1969; quella verso il clero dalla tradizione familiare che vedeva due
zii paterni, Domenico e Nicola Lipartiti, sacerdoti e canonici di San
Nicola, oltre a diversi prozii, anch’essi sacerdoti e canonici della
Chiesa Matrice, in cui è sepolto un prozio, il chirurgo Francesco Paolo
Lipartiti, ricordato da una lapide nella navata destra (foto).
Indubbiamente fu di stimolo l’inizio – nel 19
- ed il
proseguimento dell’attività parrocchiale di assistenza agli anziani
avvenuta con la “Casa di accoglienza Donatelli-Santoro”
alla volontà di Giuseppina Lipartiti, legata tra l’altro da
sincera amicizia ad Assunta, Bianca ed Amelia Donatelli, proprietarie
della casa “Santoro-Donatelli”; fece il resto la volontà di
lasciare alla cittadina ed alla Parrocchia un ricordo della propria
famiglia – oramai non più presente -
ed in particolare dei propri genitori. IL PRO L’attuale consistenza dell’immobile – pur
ristrutturata - non è sufficiente ad ospitare tutti i servizi necessari
per la nuova destinazione d’uso, che deve comunque prevedere – ai
fini di una validità ed economicità di gestione – 24/25 posti letto.
La sua collocazione nel nucleo storico cittadino, in prossimità della
Parrocchia, e la disponibilità di ampi spazi liberi costituiscono
indubbiamente elementi di pregio per la futura destinazione della
struttura. Oltre alla ristrutturazione dell’esistente si è quindi
previsto il completamento del secondo piano esistente e la realizzazione
di un nuovo corpo di fabbrica nel giardino, in sostituzione di un
fatiscente piano terra già adibito a camera di vinificazione. In
sintesi l’intervento è suddivisibile in due grandi capitoli:
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Tommaso Lipartiti
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LO
STATO DELL’ARTE ADEMPIMENTI
TECNICO-AMMINISTRATIVI |
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